La Francia è il secondo mercato più grande d’Europa dopo la Germania con vendite al dettaglio di vendita diretta per il 2020 a 4,492 miliardi di euro. La Francia è al 9° posto a livello mondiale. Per quanto riguarda le opportunità che offre agli individui, l’industria ha mostrato una forte capacità di generare attività in tutta la Francia nel 2021. È cresciuta del 2%, portando la forza lavoro complessiva a 713.770 persone.
Le categorie merceologiche più rappresentate sono:
* Migliorie per la casa (29%) * Articoli per la casa e beni durevoli (25%) * Benessere (16%) * Cosmetici (8%) * Abbigliamento e accessori (8%) * Cura della casa (7%) * Decorazione e tempo libero creativo (3 %) * Telecomunicazioni (3%) * Editoria e Stampa (1%)
Studio sull’evoluzione della vendita diretta come professione
Nel 2021, il DSA francese (FVD) ha voluto comprendere l’evoluzione dei lavori di vendita diretta negli ultimi anni, in particolare alla luce della crisi del Covid-19. A tal fine, in collaborazione con IFOP, uno dei principali istituti di polling francesi, l’FVD ha condotto uno studio su un campione di 5.199 distributori delle aziende associate alla DSA.
Lo studio ha mostrato un vero ottimismo per quanto riguarda lo stato d’animo dei distributori di vendita diretta, rispetto a tutti i lavoratori francesi: il 72% degli intervistati si è espresso in termini positivi, contro il 55% del totale dei francesi. Il 70% dei distributori associava il proprio lavoro al “piacere” e l’83% si dichiarava soddisfatto della propria attività di vendita diretta, di cui il 23% molto soddisfatto.
Il 94% di loro aveva un’immagine positiva del settore, di cui il 35% che aveva un’immagine molto positiva. Indipendenza, flessibilità e adattabilità erano concetti particolarmente popolari tra loro. L’assenza di pressione, la libertà di lavorare ovunque e la capacità di ritagliarsi del tempo per se stessi erano tutti fattori motivanti.
Infine, lo studio ha mostrato che la crisi del Covid-19 ha influito solo leggermente sull’ottimismo dei distributori per quanto riguarda le loro attività: il 70% ha indicato che il Covid-19 ha permesso loro di reinventare il modo in cui svolgevano le proprie attività…continua…
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